Aritzo

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giovedì 13 settembre 2012


Introduzione
… corso di Laurea in Operatore Culturale per il Turismo, classe di Laurea in Scienze del Turismo numero trentanove, Università degli studi di Cagliari, facoltà di Lettere e Filosofia.
Chiaro e diretto come annuncio, che trovai grazie all’aiuto di un motore di ricerca, mentre navigavo sul web, alla ricerca del corso di laurea per me ideale per il proseguo degli studi. Da sempre affascinato dal mondo del turismo, dei grandi viaggi, mi sono avvicinato, grazie a tantissime letture e visite dal vivo, a quel grandissimo, immenso patrimonio storico – culturale che la Sardegna possiede. Cinquemila anni di storia, a quanto pare. Mentre dal punto di vista degli studi storico letterari possiamo adesso contare su una vasta bibliografia; non si può dire lo stesso della proiezione di questo patrimonio sotto un punto di vista di fruizione turistica.
Ecco perché, a parer mio, si può definire questo patrimonio culturale come “nascosto”, “sconosciuto”, anche da diversi abitanti dell’isola stessa.
Detto questo, dopo aver sostenuto e superati i vari esami proposti dal piano di studio del corso, mi sono trovato di fronte alla scelta di quale argomento portare all’attenzione della commissione esaminatrice della prova finale; ed ho optato per una sorta di ricerca scientifica, eseguita nei territori della Barbagia di Belvì, di Seulo e del Mandrolisai 1 comprendente i paesi di Aritzo – Atzara – Laconi – Meana Sardo – Seui; mettendo in risalto i legami e la continuità storica che accomunano la nostra isola e in particolare i suddetti luoghi, con la penisola Iberica; tutto ciò che la presenza Catalano Aragonese ha creato come forma di sviluppo culturale.
La materia di svolgimento è Letteratura Spagnola 2, scelta come base per poter lavorare alla ricerca, anche perché ritengo che il periodo di dominazione catalano – aragonese nell’isola (nonostante le varie contraddizioni di cui tutt’ora si sente parlare) sia stato probabilmente il più impellente e determinante nella storia culturale dell’isola. Tant’è che tutt’ora permangono evvidentissimi fattori culturali e non che sono spagnoleggianti; più di quanto la cultura italiana, in 150 anni di appartenenza ad essa abbia trasmesso.
<< La Sardegna, […] in termini tecnici, manca del passer italiae e abbonda del passer hispanolensis >> 3; così Joaquin Arce 4, nel suo ‘Espana en Cerdena’, tesi di dottorato effettuata e poi discussa nell’isola dove annota gli apporti culturali e testimonianze dell’influenza iberica nell’isola.
La ricerca riguarda in particolare i seguenti ambiti:
·         Notizie storico – sociali;
·         Arte
·         Architettura
·         Pittura
·         Gastronomia
·         Tradizioni Popolari
Ogni paese è presentato come una seria analisi e si propone come oggetto di fruizione turistica. L’obiettivo dichiarato di questa tesi, infatti, è fornire materiale a sufficienza per la costruzione di un futuro “Parco Culturale” con all’interno itinerari turistico – culturali, con tema principale proprio la cultura in comune tra Sardegna e Penisola Iberica; così da poter utilizzare il territorio come risorsa turistica; attraverso le nuove forme di turismo che si discostano dal turismo balneare, proposto e riproposto nell’isola, che sono quelle legate all’Heritage Tourism 5.
Prima di arrivare al risultato finale della ricerca ho ritenuto opportuno dedicare il primo capitolo alla storia della dominazione catalano – aragonese in Sardegna; fin dall’arrivo, a tutti gli eventi storici che ne seguirono, fino alla fine del regno e il passaggio ai Savoia.
La Tesi è successivamente articolata nel secondo capitolo che descrive tutte le forme possibili di fruizione turistica dei beni culturali, dal punto di vista dei parchi culturali, letterari e tematici, con alcuni esempi di essi e con le normative italiane ed europee in materia. Il terzo capitolo, che precede le conclusioni, riguarda il fulcro della ricerca, il lavoro pratico di analisi effettuato nei paesi precedentemente elencati.
Il tutto, con la speranza che un giorno il patrimonio storico – culturale dell’isola venga valorizzato come merita d’essere. 

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1 Barbagia di Belvì, Barbagia di Seulo e Barbagia del Mandrolisai, sono tre sub regioni del centro Sardegna; di cui fanno parte diversi paesi della Provincia di Nuoro e della Provincia di Cagliari.
2 Insegnamento impartito dalla Prof.ssa Tonina Paba, docente associato anche di Letteratura sardo – ispanica, presso la facoltà di Lettere dell’Università di Cagliari.
 3 Joaquin Arce, Espana en Cerdena, apporti culturali e testimonianze della sua influenza. Editrice T.E.A., Cagliari, 1981, p.18
4 Docente e scrittore spagnolo, nato a Gijon, nelle Asturie, nel 1923; già cattedratico di lingua e letteratura italiana nell’Università di Madrid, Presidente dell’Associazione italianisti in Spagna e vicepresidente dell’Associazione Internazionale per gli Studi di Letteratura e Lingua Italiana. Lo scritto principale che propone il lavoro di Arce per la Sardegna, risulta essere “Espana ec Cerdena”, Apporti culturali e testimonianze della sua influenza, pubblicato per la prima volta a Madrid nel 1960, ma precedentemente Premio Menendez Pelayo nel 1956 come tesi di Dottorato all’Università di Madrid.
5 Particolare nuova forma di turismo culturale di origine anglosassone, oggi in rapida espansione, Eredità come Patrimonio Turistico.
Prima di arrivare al risultato finale della ricerca ho ritenuto opportuno dedicare il primo capitolo alla storia della dominazione catalano – aragonese in Sardegna; fin dall’arrivo, a tutti gli eventi storici che ne seguirono, fino alla fine del regno e il passaggio ai Savoia.
La Tesi è successivamente articolata nel secondo capitolo che descrive tutte le forme possibili di fruizione turistica dei beni culturali, dal punto di vista dei parchi culturali, letterari e tematici, con alcuni esempi di essi e con le normative italiane ed europee in materia. Il terzo capitolo, che precede le conclusioni, riguarda il fulcro della ricerca, il lavoro pratico di analisi effettuato nei paesi precedentemente elencati.
Il tutto, con la speranza che un giorno il patrimonio storico – culturale dell’isola venga valorizzato come merita d’essere. 

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